Enrico Letta ha presentato il suo rapporto dedicato al futuro del mercato unico: “Non una Bibbia, ma una cassetta degli attrezzi”. In mattinata bilaterale Meloni-von der Leyen
Al centro del dibattito il mercato dei capitali che l’Unione europea ancora deve costruire, e a cui ha fatto riferimento anche Mario Draghi nel suo discorso di anticipazione del report per la Commissione dell’altro ieri.
È il giorno in cui Enrico Letta ha presentato il suo report sul futuro del mercato unico. La discussione ha portato via più tempo del previsto, si doveva concludere alle 14, è finita alle 17.30. Fonti diplomatiche hanno parlato di un dibattito complesso e lungo.
A Letta sono giunti gli auguri della segretaria dem Elly Schlein: “Un grande in bocca al lupo ad Enrico Letta – ha scritto Schlein in una nota – Un documento con molti spunti di lavoro importanti sulla necessità di un’Europa più integrata e più sociale, che dia molta più importanza alla ricerca e continui sulla strada degli investimenti comuni, che condivida più competenze per essere all’altezza delle grandi sfide globali, un’Europa che si rinnovi per non lasciare nessuno indietro”.
“Ciò che presenterò qui è una cassetta degli attrezzi, non la Bibbia, è una cassetta degli attrezzi” ha detto Letta stamane. “Significa che qui avete un set di strumenti, molte possibilità di scelta e l’utilizzo di alcuni di questi strumenti può essere immediatamente fattibile, altri richiedono molto più tempo. Quindi questo è lasciato alla discussione. Se ne discuterà nei prossimi mesi, nella campagna per le elezioni europee, perché penso che alla fine sarà il voto dei cittadini a prendere le decisioni”.
“Le mie proposte sono realistiche e pragmatiche. Non è un sogno. Non propongo alcuna modifica del trattato. Voglio essere molto chiaro, perché so benissimo che proporre modifiche al trattato oggi significa non essere molto concreti o non poter avere risultati immediati. Naturalmente, non è il modo per me di dire che non abbiamo bisogno di modifiche al trattato”.
“Alle quattro libertà esistenti (di movimento dei beni, dei servizi, dei capitali e delle persone), voglio aggiungere una quinta, intangibile se vogliamo. E questo non contraddice quanto ho detto riguardo alla modifica dei trattati perché è possibile farlo sulla base dei trattati esistenti – spiega -. C’è l’articolo 179 del Trattato, che si concentra in particolare sulla ricerca. Quindi penso che possiamo dare un grande impulso lì, sull’Ai, l’innovazione, lo spazio, i dati“.
“La questione fondamentale del mercato unico è quella evitare la frammentazione: ci sono ostacoli che sono ferme da anni e anni. Ho ripreso molte idee dal bel rapporto Monti del 2010, perché in 14 anni l’Ue non ha voluto applicare le sue raccomandazioni. Quindi oggi dobbiamo spingere davvero perché c’è un divario tra l’Ue e gli Usa”.
Palazzo Chigi, in una nota, ha espresso questa mattina soddisfazione per l’esito della discussione di ieri sul Libano: “tema aggiunto in agenda su impulso italiano per valutare le ulteriori iniziative che l’Unione Europea può mettere in campo a favore della stabilità della nazione mediorientale.
“I Capi di Stato e di Governo UE – aggiunge il Governo – si sono infatti impegnati a continuare a sostenere le persone più vulnerabili in Libano, compresi i rifugiati, gli sfollati interni e le comunità ospitanti in difficoltà, nonché a fornire sostegno per combattere la tratta e il traffico di esseri umani. In particolare, è stata indicata l’urgente necessità di porre in essere le condizioni per un ritorno sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati siriani. In vista dell’ottava conferenza di Bruxelles sulla Siria, in programma il prossimo giugno, il Consiglio Europeo ha inoltre chiesto all’Alto rappresentante e alla Commissione di rivedere e rafforzare l’efficacia dell’assistenza dell’UE ai rifugiati e agli sfollati siriani in Siria e nella regione”.
Bilaterale Meloni-von der Leyen
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato questa mattina all’Europa Building, prima della ripresa dei lavori del Consiglio, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Al centro del colloquio, un aggiornamento sugli esiti della visita in Tunisia, anche in relazione al processo di attuazione del Memorandum e del Piano Mattei, le iniziative concrete che si possono realizzare alla luce delle conclusioni sulla situazione dei rifugiati siriani in Libano e un confronto sui temi della competitività europea in vista della discussione di stamattina tra i leader.
fonte: Rai
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