Bradanico-Salentina: chiusura dei cantieri prevista entro fine anno

Il deputato Dario Iaia (FdI) conferma l’avanzamento dei lavori: “Un’opera strategica per il Sud Italia e per la nostra economia”

di Redazione

La realizzazione della Bradanico-Salentina, una delle infrastrutture strategiche del Sud Italia, sta raggiungendo un punto cruciale. Su richiesta del deputato di Fratelli d’Italia Dario Iaia, in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, è stato audito Eutimio Mucilli, direttore Investimenti e Realizzazione di Anas. Durante l’audizione, Mucilli ha aggiornato sullo stato dei lavori, in particolare sui cantieri attivi nei tratti San Marzano-Sava-Manduria e la variante di San Pancrazio.

Mucilli ha confermato che i lavori procedono secondo il crono-programma previsto, con l’obiettivo di completare le operazioni entro la fine dell’anno. Attualmente, l’avanzamento dei lavori è al 67%, con un investimento complessivo di 25 milioni di euro. Specificamente, il progetto include l’ammodernamento del tronco della Manduria-Lecce e il completamento funzionale della variante di San Pancrazio, secondo stralcio.

Cominciati a febbraio, i lavori di completamento del lotto terzo, stralcio secondo e terzo della San Marzano-Sava-Manduria, sono in fase avanzata e dovrebbero concludersi entro il 2024. Le attività di bonifica e adeguamento dei tratti non ancora specificati sono anch’esse in fase di finalizzazione.

Dario Iaia ha sottolineato l’importanza di questo progetto non solo per la mobilità ma anche per l’economia della regione. “Attività di progettazione come queste rappresentano la fase successiva di miglioramento della Bradanico-Salentina”, ha dichiarato Iaia, aggiungendo che il loro territorio ha una necessità urgente di infrastrutture moderne e funzionali per stimolare la crescita economica.

L’approvazione della delibera Cipes e il superamento dei controlli di legittimità segnano un passo decisivo verso il completamento dell’opera. La Bradanico-Salentina, una volta terminata, offrirà un importante impulso alla viabilità e al tessuto economico della regione, migliorando significativamente il collegamento tra le province salentine e il resto della Puglia.