Liturgia del giorno: 1Gv 2,12-17; Sal 95 (96); Lc 2,36-40 (ANNO B)
Nell’XI secolo, Roberto il Guiscardo crea nel sud dell’Italia il suo regno normanno, insidiato però da ribellioni locali sotto la spinta dell’imperatore d’Oriente. Una di queste è capeggiata dal conte Ermanno di Canne (la località dove Annibale distrusse l’esercito romano nel 216 a. C.), ma viene repressa duramente nel 1083, seminando la distruzione nella città.
E qui vediamo comparire il vescovo Ruggero, del quale peraltro sappiamo poco circa la nascita e la giovinezza. L’unica notizia riguarda la sua nomina a vescovo di Canne poco dopo il disastro. Suo primo compito, come emerge da una fonte popolare del XV secolo, è di contribuire alla sopravvivenza della popolazione prostrata dalle conseguenze della guerra. Il suo episcopio era «un puro ospitio che sempre stava aperto de nocte et de giorno ad alloggiare li viandanti et li pellegrini, et le vidue et li pupilli».
L’ignoto autore aggiunge che il vescovo «andava scalzo con lo pede nudo per quelle campagne cercando le limosine per li poveri». Dunque un soccorritore instancabile che si assume anche compiti dell’autorità civile dopo il crollo delle istituzioni. Sappiamo inoltre che due pontefici, Pasquale II (1099-1118) e Gelasio II (1118-1119) ricorrevano al suo consiglio e alla sua esperienza per comporre liti e placare rivalità tra ecclesiastici e comunità, in una Chiesa che stava cercando di riformarsi al suo interno.
Va detto che, per lungo tempo, il nome di Ruggero fu collegato a leggende che facevano di lui un vescovo del V secolo; a delineare correttamente la sua vicenda storica contribuirono in maniera decisiva gli studi di don Nicola Monterisi, a fine Ottocento. Al santo si attribuirono miracoli fin da quando era ancora in vita e dopo la morte, avvenuta il 30 dicembre 1129. Fu la voce popolare a proclamare subito la sua santità. Fu sepolto nella cattedrale di Canne ma, dopo la distruzione della città, la popolazione si spostò a Barletta dove nel XIII secolo furono traslati anche i suoi resti.
sabato 30 dicembre – Solennità di San Ruggero
- ore 7:15, santa messa presieduta da E. mons. Michele Seccia, arcivescovo metropolita di Lecce
- ore 8:30, santa messa concelebrata dai sacerdoti di nome Ruggero
- ore 10:00, santa messa presieduta da don Domenico Savio Pierro, vicario parrocchiale Sant’Andrea
- ore 11:30, Pontificale presieduto dal nostro arcivescovo E. mons. Leonardo D’Ascenzo, con l’assistenza del Capitolo Cattedrale, il Clero diocesano e religioso; partecipa il Comitato Feste Patronali, il signor sindaco dott. Cosimo Cannito, le Autorità civili e militari (diretta TV su Amica9 – can. 91 e Regina della Pace – can. 93)
- ore 17:00, santa messa presieduta da don Francesco Todisco, canonico penitenziere del Capitolo e cappellano del Monastero
- ore 19:00, santa messa presieduta Sua Em.za il card. Francesco Monterisi (diretta TV su Amica9 – can. 91 e Regina della Pace – can. 93)
- ore 20:00 Processione con l’effige del Santo Patrono presieduta dall’ Arcivescovo, con l’intervento del Capitolo Cattedrale, il Clero diocesano e religioso, i Religiosi e le Religiose, i Terz’Ordini, le Arciconfraternite, le Confraternite, il Comitato Feste Patronali, il Signor Sindaco, le Autorità civili e militari.
Percorso: Via Cialdini, Corso Garibaldi, Corso Vittorio Emanuele, Via Consalvo da Cordova, Piazza Plebiscito, Via Cialdini, Chiesa di San Ruggero
Altre iniziative:
sabato 30 dicembre
- ore 18:00, Santuario di San Ruggero a Canne della Battaglia, santa messa, presieduta da don Francesco Scommegna, amministratore parrocchiale del Santuario di San Ruggero
- ore 21:30,Litoranea di Ponente (dalla battigia a ridosso del porto), Spettacolo pirotecnico
- ore 22:00, Corso Vittorio Emanuele (presso la statua di Eraclio), Concerto dei “Poohlover” Cover Band”
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