I feriti sono 141. Migliaia di persone si erano radunate per rendere omaggio al generale leader dei pasdaran ucciso dagli americani nei pressi dell’aeroporto di Baghdad il 3 gennaio di quattro anni fa. Il presidente Raisi: “Atto codardo e atroce”
AGI – È di almeno 103 morti e 141 feriti, alcuni dei quali in condizioni critiche, il bilancio di due esplosioni che hanno scosso il ‘Cimitero dei Martiri’ a Kerman, nel centro dell’Iran, dove sono inumate le spoglie del generale Qasem Soleimani, il capo storico dei Guardie della Rivoluzione ucciso dagli americani nei pressi dell’aeroporto di Baghdad il 3 gennaio di quattro anni fa. Migliaia di persone si erano radunate nel cimitero di Kerman per commemorare la ricorrenza e rendere omaggio al generale, riferisce l’agenzia Mehr.
Le epslosioni verificatesi vicino alla tomba del generale iraniano, Qassem Soleimani, a Kerman sono stato il risultato di un “attacco terroristico”, riporta la tv di Stato locale che cita il vicegovernatore locale. In un primo momento alcuni media iraniani avevano affermato che si fosse trattato dell’esplosione di alcune bombole di gas. Secondo il sindaco di Kerman, Said Shearbaf, le due esplosioni sono avvenute a 10 minuti di distanza l’una dall’altra.
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha espresso condanna per i due attentati e ha parlato di evento “codardo” e “atroce”, assicurando che i servizi di sicurezza iraniani “identificheranno e puniranno presto gli autori”. “Senza dubbio, gli autori e i responsabili di questa azione codarda saranno presto identificati dalle potenti forze di sicurezza e ritenuti responsabili del loro atto atroce. I nemici della nazione devono sapere che tali azioni non possono indebolire la volontà d’acciaio del popolo iraniano nella difesa dei suoi ideali islamici”, ha affermato Raisi.
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