di ROCIOLA Savio
E la politica, brutta storia… Questa è la risposta che ormai si sente dire da una popolazione stanca e sfiduciata dalle solite risposte ricevute ultimamente dalle classi politiche. Ma allora perchè non dare un forte colpo di coda e una svolta sostanziale, prendendo in mano il futuro di tutti, la città, la Nazione con forza e coraggio, in maniera unita? Ancora una volta la politica barlettana torna sulle pagine del giornale, toccando i cuori di coloro che si sentono abbandonati in una città che vive inerme lo spettacolo gestito da chissà quale burattinaio di turno.
“Il calcio è la mia vita, cento volte meglio de… ….” diceva qualcuno e infatti la giornata di ieri aveva più i riflettori puntati sull’ennesima fuga, saltando da un treno in corsa, da parte del Dirigente Pavarese e non sulla politica cittadina che sembra deragliare. Mentre uno scendeva da un treno, sull’altro binario, quello politico, il Sindaco Mino Cannito e i suoi fedeli destrieri erano pronti a partire per Roma, per un incontro galante (non di certo a due) abbastanza speciale. Il sindaco socialista, salito sul treno della destra per vincere le elezioni e tirare avanti un carretto, dopo aver ricevuto un “piccolo schiaffo” da una mano sinistra, dicendo tutto il contrario di tutto, si è recato proprio da Dario Damiani, nemico numero uno del presidente del consiglio comunale Marcello Lanotte.
Ma perchè? Colui che rivendicava l’indipendenza da Roma e dai partiti nazionali, ieri si è ritrovato su dei comodi divani con l’On. Gemmato di Fratelli d’Italia, l’On. D’Attis di Forza Italia, il Sen. Marti della Lega e l’On. Colucci di Noi Moderati. “È stata l’occasione per fare il punto della situazione politico-amministrativa barlettana. Consapevoli delle difficoltà che ogni amministrazione incontra nel suo percorso, abbiamo rimarcato massima fiducia nella sua persona e nel suo lavoro e chiesto di definire l’assetto di Giunta anche con le figure mancanti, dando così nuovo impulso all’attività amministrativa.” , quello che è trapelato grazie a un comunicato stampa post merenda di metà mattinata.
Ecco… progettualità, riqualificazioni, cultura, spazi, ambiente, Via Andria dalla quale non è lecito avere risposte, vanno in cantina, coperti magari da una coperta, la stessa che verrà tolta a qualche “personaggio” dopo che avrà avuto una poltrona elemosinata, magari ambita solo per calmare le acque. Le marionette sono pronte, il burattinaio continua a muoversi a piede libero e i nomi sono noti da tempo, mentre la cittadinanza continua ad osservare quasi cementata, come gli alberi.
Savio Rociola
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