Assalto a un portavalori tra Brindisi e Lecce, paura sulla statale 16: spari e auto in fiamme. Bottino di quasi tre milioni

Ammonterebbe a circa tre milioni di euro il bottino dell’assalto al portavalori della ditta Battistoli (ex Securitalia) compiuto questa mattina nel Brindisino, lungo la strada statale 613 nei pressi di Torchiarolo. Il commando sarebbe composto tra le 8 e le 10 persone, secondo i primi riscontri di carabinieri e polizia, e ha agito sulla strada frequentata in questo periodo anche da migliaia di turisti diretti in Salento.
Secondo la prima ricostruzione i malviventi, armati e con il volto nascosto da un cappuccio, avrebbero esploso numerosi colpi di arma da fuoco, probabilmente Kalashnikov, ed incendiato due autovetture sulla carreggiata verso Brindisi e un furgone in quella opposta per ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine.

Fuoco a sei mezzi e fuga nelle campagne

Il traffico è tuttora bloccato in entrambi i sensi di marcia. In tutto il commando ha dato fuoco a sei mezzi e, dopo il colpo, è fuggito nelle campagne circostanti dove i carabinieri hanno trovato 300 euro in banconote, evidentemente parte del bottino rapinato. A lanciare l’allarme sono stati gli stessi automobilisti che transitavano lungo la statale 613. L’Anas ha comunicato che è stata «temporaneamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni», la strada statale 613, con uscite obbligatorie «in direzione sud al km 12,500 e in direzione nord al km 17,000».

Chiesto l’intervento di Piantedosi, comitato con Pisani

Sulla vicenda è intervenuto il vicepresidente della commissione parlamentare antimafia, il deputato brindisino Mauro D’Attis (Forza Italia), che ha «chiesto al Ministro Piantedosi di intervenire in maniera decisa» e «la prima risposta – ha sottolineato – è l’immediata convocazione da parte del prefetto Luigi Carnevale del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza al quale, su iniziativa del ministro, partecipa il capo della Polizia Vittorio Pisani». Anche il senatore leccese della Lega, Roberto Marti, ha chiesto l’intervento del ministro, che «ha dato celere risposta», con la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, guidato dal Prefetto Luigi Carnevale a cui parteciperà anche il capo della Polizia Vittorio Pisani. Atti del genere sono inqualificabili ed è necessario che non si ripetano».