Arianna Meloni lancia la campagna per Roma, ma frena sulla sua candidatura. Silvestroni: “Restituire il potere al popolo”

Nel fine settimana a piazza Vittorio si terrà “Piazza Italia”, l’evento di FdI con esponenti di governo e dibattiti su mobilità, turismo, sport e scuola.

ROMA – “Sarebbe una straordinaria sindaca di Roma“, dicono i militanti. L’idea di Arianna Meloni come candidata alla guida della Capitale per Fratelli d’Italia sta guadagnando consensi. Anche se al momento è solo una suggestione, (emersa nel pomeriggio durante la kermesse di Fratelli d’Italia, denominata  ‘Piazza Italia’ in corso a piazza Vittorio), l’entusiasmo non manca. Dopo il suo discorso dal palco, molti simpatizzanti e anche alcuni dirigenti del partito si sono espressi favorevolmente su questa possibilità.

L’agenzia Dire, dopo aver raccolto opinioni e sensazioni dalla piazza, ha chiesto direttamente ad Arianna Meloni: “Io candidata? Noo“, ha risposto lei sorridendo dall’area riservata alle autorità.

DAL PALCO: “DOBBIAMO TORNARE A GOVERNARE ROMA”

Dal palco, Meloni ha lanciato la campagna per riconquistare Roma: “I cittadini ci riconsegneranno il governo di questa città– sono state le sue parole-. Dobbiamo iniziare a lavorare sulla strategia per tornare al governo di Roma. I romani capiranno la bontà della nostra politica e ci daranno forza“. In quel momento, un gruppo di militanti, seduti accanto al cronista, ha iniziato a commentare: “Sarebbe una grande sindaca”. Alcuni dirigenti, in maniera informale, hanno confermato che “sarebbe una bella idea”.

Le elezioni sono tra due anni e mezzo, un tempo lungo nel panorama politico in cui le ipotesi possono diventare certezze o cambiare completamente. Ma l’idea è chiara: tenere Arianna Meloni in considerazione come possibile candidata e rivedere la questione a metà 2026.

Marco Silvestroni sulla manifestazione

Il senatore Marco Silvestroni, ha invece una idea chiara e sul suo profilo facebook scrive sull’elezione del presidente della Città Metropolitana di Roma Capitale: «Qui alla kermesse Piazza Italia. Nonostante le numerose sfide affrontate nel corso degli anni, lo spirito che ci unisce rimane intatto. Sono convinto che dopo la riforma delle riforme, inclusa quella sul Premierato e l’applicazione dell’articolo 1 della Costituzione sull’elezione diretta del presidente del consiglio, è giunto il momento di concentrarci su come rendere Roma degna di essere la Capitale, cancellando anche la legge Delrio. Una norma del PD che impone che il sindaco di Roma, eletto dai cittadini romani, sia automaticamente sindaco della città metropolitana.

Da sempre siamo a favore dell’elezione a suffragio universale e diretto anche del presidente della città metropolitana, che comprende 121 comuni. È una distorsione che va corretta, poiché i rappresentanti della sinistra, diversamente democratici, da troppo tempo impediscono l’elezione del presidente della città metropolitana. Oggi possiamo e dobbiamo restituire il potere al popolo, anche nella città metropolitana di Roma Capitale. È il momento di agire per garantire una vera rappresentanza e democrazia a tutti i cittadini».

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