Addio a Oliviero Toscani, genio delle provocazioni

di Simona Zappulla

AGI – Un bacio sulle labbra tra una suora e un prete, contrasto di colori delle vesti, lei bianco lui nero. Tre cuori a vivo, nel senso proprio dell’organo che ci batte nel petto, e su ciascuno la scritta ‘white, black, yellow’. Ma anche, andando a ritroso, un famoso fondoschiena con mini shorts di jeans e celebre slogan, entrato nel linguaggio comune, ‘Chi mi ama, mi segua’. Sono solo tre esempi del genio – comunque controverso, sempre fieramente e ostentatamente controcorrente – targato Oliviero Toscani, fotografo che scompare oggi all’età di 82 anni dopo aver scoperto nel giugno del 2023 di essere affetto da amiloidosi, malattia multisistemica che compromette la funzionalità di vari organi vitali. La notizia era stata resa nota solo lo scorso agosto e in quell’occasione il fotografo aveva raccontato di aver perso motivazione e voglia di vivere a causa di tutti i limiti imposti dalla malattia, e quindi di pensare anche al suicidio assistito.

Le sue fotografie, spesso in formato gigante nei cartelloni in strada oltre che pubblicate nelle riviste e nei giornali, fecero scalpore e dagli anni ’70 in poi suscitarono spesso polemiche, dibattiti e riflessioni su temi anche delicati. Chi non ricorda quelle che sono probabilmente le foto più famose del fotografo che per primo unì il sacro al profano, il messaggio sociale e anti razzista alla pubblicità di maglioni colorati e vestiti. Le immagini più celebri, oggi diremmo iconiche, sono legate al marchio Benetton, anche se quella è solo una parte del suo lungo lavoro da fotografo.

La prima foto: Rachele Mussolini

Oliviero Toscani

AGF – Oliviero Toscani

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Oliviero Toscani

AGF – Oliviero Toscani

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Oliviero Toscani
Oliviero Toscani

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Oliviero Toscani

AGF – Oliviero Toscani

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