Lo stop, imposto al numero uno al mondo, è scattato il 9 febbraio e durerà fino alle 23,59 del 4 maggio 2025
di Marco Marangoni
AGI – Jannik Sinner è stato squalificato per tre mesi a seguito della violazione delle norme antidoping. La squalifica è scattata il 9 febbraio 2025 e si concluderà alle ore 23,59 del 4 maggio 2025. Tale periodo include un credito per quattro giorni precedentemente scontati dall’atleta mentre era in sospensione provvisoria. Sinner, numero 1 del mondo del tennis, può tornare all’attività di allenamento ufficiale a partire dal 13 aprile 2025.
“L’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) conferma di aver raggiunto un accordo per la risoluzione del caso riguardante il tennista italiano Jannik Sinner, con l’atleta che ha accettato un periodo di ineleggibilità di tre mesi per una violazione delle norme antidoping, dopo essere risultato positivo al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024”. Inizia così la nota della Wada, l’agenzia mondiale antidoping che nel settembre dello scorso anno aveva presentato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna in merito alla doppia positività al doping di Sinner, numero 1 del tennis mondiale, inizialmente giudicato da un Tribunale indipendente (Itia) come “non responsabile né negligente”.
“Wada accetta la spiegazione fornita dall’atleta riguardo alla causa della violazione, come indicato nella decisione di primo grado – prosegue la comunicazione dell’agenzia antidoping –. Wada riconosce che Sinner non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in base ai precedenti del Tas, un atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi. Come già affermato, Wada non ha richiesto la squalifica di alcun risultato, a eccezione di quanto già imposto dal tribunale di primo grado. La Federazione Internazionale di Tennis e l’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis, entrambe co-respondenti al ricorso di Wada presso il Tas e nessuna delle quali ha impugnato la decisione di primo grado, hanno accettato l’accordo per la risoluzione del caso”.
Sinner, “la vicenda mi tormentava”
“Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno”. Lo ha affermato, tramite una nota, il tennista italiano Jannik Sinner, numero 1 al mondo dal giugno del 2024, a seguito della squalifica di tre mesi.
“Ho sempre accettato di essere responsabile del mio team e riconosco che le rigide regole della Wada sono una protezione importante per lo sport che amo – ha aggiunto Sinner -. Su questa base, ho accettato l’offerta della Wada di risolvere il procedimento con una sanzione di tre mesi”. In base all’articolo 10.14.2 del Codice, Sinner potrà riprendere ufficialmente gli allenamenti dal 13 aprile 2025.
Legale, “Jannik si lascia alle spalle un’esperienza dolorosa”
“Sono felice che Jannik possa finalmente lasciarsi alle spalle questa dolorosa esperienza. Wada ha confermato i fatti stabiliti dal Tribunale Indipendente (Itia). È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, non era a conoscenza della situazione e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi da alcuni membri del suo team hanno portato a questa situazione”. È questo il commento dell’avvocato Jamie Singer, legale che ha difeso Jannik Sinner nella controversia con la Wada.
Binaghi, “l’accordo certifica l’innocenza di Sinner”
“È la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo. Questo accordo tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali Bnl d’Italia a Roma dove tutta l’Italia lo accoglierà come merita”. È il commento del presidente della Federazione italiana tennis e padel, Angelo Binaghi.
“Resta il rammarico per tutto quello che ha dovuto passare e per tutto il tempo che Jannik ha dovuto trascorrere con questo macigno – aggiunge Binaghi -. Se non altro, questo sarà forse l’ultimo grande errore della Wada che, come sappiamo, ha già deciso di cambiare le regole che hanno costretto Jannik ad accettare un compromesso che anche se non riconosce alcuna sua responsabilità è veramente ingiusto”.
CHINE NOUVELLE/SIPA / AGF – Jannik Sinner, vincitore degli Australian Open per il secondo anno di seguito
Itia, “l’esito conferma che fu una violazione involontaria”
“Riconosciamo l’annuncio fatto dall’Agenzia mondiale antidoping (Wada) riguardo all’accordo raggiunto tra la Wada e Jannik Sinner per risolvere il ricorso della Wada. Il processo originale è stato condotto in conformità con il Codice mondiale antidoping e il programma antidoping del tennis”. E’ quanto rende noto l’International tennis integrity agency (Itia) a seguito della comunicazione dell’accordo trovato tra l’agenzia mondiale antidoping e il tennista italiano a seguito della doppia positività al Clostebol, sostanza vietata dal Codice mondiale antidoping che è stata trovata in una infinitesima quantità nel corpo del tennista altoatesino.
“A seguito di un’indagine approfondita da parte dell’Itia (incluso il parere di laboratori accreditati dalla Wada), eravamo soddisfatti del fatto che il giocatore avesse dimostrato l’origine della sostanza vietata e che la violazione fosse involontaria – aggiunge l’Itia -. L’esito odierno conferma questa conclusione. L’Itia ha deferito la questione a un tribunale indipendente che ha raggiunto la decisione di ‘nessuna colpa o negligenza’ e, di conseguenza, nessuna squalifica, sulla base dei fatti e dell’applicazione delle regole. L’esito della sospensione di tre mesi e’ stato possibile solo grazie all’accordo tra la Wada e il giocatore”.
Quando lo rivedremo in campo?
Jannik Sinner a seguito della squalifica di tre mesi iniziata il 9 febbraio non potrà partecipare a quattro tornei. L’accordo tra l’Agenzia mondiale antidoping (Wada) e il tennista italiano, numero 1 al mondo, prevede la possibilità di tornare ad allenarsi solo dal 13 aprile. La squalifica termina tre giorni prima degli Internazionali d’Italia (Masters 1000 – terra rossa) in programma al Foro Italico a Roma dal 7 al 18 maggio.
Jannik salterà l’Atp 500 su cemento di Doha dal 17 al 22 febbraio, Indian Wells (Masters 1000 – cemento) dal 5 al 16 marzo, il Masters 1000 (cemento) di Miami dal 13 al 30 marzo, il Masters 1000 (terra rossa) a Montecarlo dal 6 al 13 aprile e il Masters 1000 (terra rossa) di Madrid dal 23 aprile al 4 maggio. Jannik salterà anche l’Mgm Rewards Slam (cemento), torneo-esibizione programmato dall’1 al 2 marzo a Las Vegas.
La squalifica non intacca gli Slam della stagione, Parigi (Roland Garros; 25 maggio-8 giugno), Wimbledon (30 giugno-13 luglio) e New York (Us Open, 25 agosto-7 settembre).
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