Mascherine obbligatorie, distanziamento, misurazione della temperatura all’ingresso e gel per le mani non ostacolano il ritorno a una, seppur graduale, normalità
di Nicoletta Di Placido
ROMA – È il giorno della cultura. Una rinascita che passa anche per la riapertura dei musei nelle zone gialle del Paese e che a Roma ha visto aprire le porte di diversi musei statali e comunali. Dai Capitolini all’Ara Pacis, dal Parco archeologico del Colosseo ai Mercati di Traiano, sono diversi i siti che hanno ricominciato ad accogliere il pubblico. Per tutti stessi dispositivi di sicurezza, quelli indicati dalle autorità e applicati scrupolosamente nei luoghi della cultura. Mascherine obbligatorie, distanziamento, misurazione della temperatura all’ingresso e gel per le mani non ostacolano però il ritorno alla bellezza che diventa segnale di speranza verso una, seppur graduale, normalità.
Tra i primissimi ad aprire stamattina alle nove c’era la Galleria Borghese, che ha scelto di tornare oggi al suo pubblico nonostante il lunedì sia solitamente il giorno di chiusura. Ed è stata premiata, perché già pochi minuti dopo lo splendido museo di Villa Borghese contava i suoi primi visitatori. Molti dei quali stranieri, tra cui una coppia giapponese e un gruppo di ragazzi francesi che hanno avuto la fortuna di visitare la Galleria in quasi totale solitudine. Alle 12 il museo ha invece offerto il primo degli eventi speciali pensati per le prime due settimane di riapertura, con la direttrice che a partire da oggi e tutti i giorni, in alternanza con uno storico dell’arte o un restauratore, presenta due opere della collezione, che sono state recentemente sottoposte ad interventi diagnostici e di restauro: Minerva in atto di abbigliarsi di Lavinia Fontana, per la prima volta esposto al pubblico nella sala X e Venere che benda Amore di Tiziano nella sala XX.
Apertura oggi anche per la vicina Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, che poco dopo le nove ha accolto i suoi primi due visitatori con le due mostre Io dico Io – I say I (prorogata e visitabile fino al 6 giugno), Ouf of focus (prorogata fino al 18 giugno) e Roma città chiusa, alcune foto della webserie di Anton Giulio Onofri che racconta per immagini una città deserta e svuotata dal lockdown dello scorso anno. Diversamente dagli altri siti che questa volta in zona gialla resteranno aperti anche nei fine settimana (con prenotazione obbligatoria), così come da indicazioni governative, la Galleria nazionale per tutto maggio resterà chiusa nei weekend.
Alle dieci e trenta uno dei ritorni più attesi, quello del Parco archeologico del Colosseo, cuore della Roma antica e monumento simbolo della città e del Paese. Anche se oggi non si sono viste le lunghe file a cui l’Anfiteatro ci ha abituati, all’interno poco dopo l’apertura delle biglietterie c’erano diversi turisti, italiani e stranieri, che hanno approfittato di questa prima giornata di normalità per visitare Colosseo, Foro romano e al Palatino. Porte aperte anche ai Musei Capitolini e alla Collezione Torlonia, ai Mercati di Traiano e all’Ara pacis, che ospita la mostra Radici con le splendide foto di Josef Koudelka. Da domani, invece, sarà la volta di tutti gli altri siti del Campidoglio, tra cui anche la Centrale Montemartini con una mostra nuovissima dedicata ai mosaici antichi. Anche diversi siti statali torneranno visitabili da domani, tra cui il Museo Etrusco di Villa Giulia e Palazzo Barberini (mentre Galleria Corsini resta ancora chiusa per lavori di manutenzione). Porte aperte da domani anche al Maxxi e alla Quadriennale di Roma Fuori allestita al Palazzo delle Esposizioni e aperta fino a domenica 18 luglio (dal martedì alla domenica, dalle ore 11 alle 20)
fonte: Agenzia DiRE
Be the first to comment on "A Roma riaprono i musei: dalla Galleria Borghese ai capitolini, è il giorno della cultura"