Denunciare una riduzione di 26 euro lordi giornalieri per gli operai agricoli e florovivaisti della Bat, secondo Confagricoltura, è una ‘disputa inutile sul salario’; così come stigmatizzare un taglio che va dai 1.500 ai 1.800 euro sull’indennità di disoccupazione agricola, altro non è che ‘strumentalizzare una vicenda’.
Sono queste, per l’associazione datoriale, le ‘colpe’ della Flai, spiegate in un comunicato stampa, a seguito dell’annuncio dello stato d’agitazione dei braccianti, deciso a conclusione di un’assemblea che si è svolta nella Camera del Lavoro di Andria (storicamente luogo di lotta e di rivendicazione di diritti) il 16 gennaio scorso. Al centro della vicenda, c’è la mancata firma, lo scorso 10 agosto, da parte del sindacato del contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia Bat”. È quanto afferma la Flai Cgil Bat, in un comunicato.
Per fare chiarezza sulla vertenza, Flai e Cgil hanno incontrato i lavoratori nella Camera del lavoro di Andria in piazza Giuseppe Di Vittorio. Erano presenti, oltre a Riglietti e Deleonardis, il segretario generale Flai Puglia, Antonio Gagliardi, il segretario Flai nazionale, Giovanni Mininni, e il segretario generale Cgil Puglia, Pino Gesmundo.
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